L’esercizio del dubbio: pratichiamo sport?

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Il termine sport è l’abbreviazione della parola inglese «disport» che significa «divertimento»

 

 

La parola disport deriva dalla parola antica francese desport che vuol dire «divertimento». La parola francese antica desport deriva dal latino deportare, nel senso di portarsi lontano, fuori porta dalle mura cittadine per svolgere attività fisiche. Le parole desport disport – poi divenuto sport, come detto significano «divertimento», parola che deriva dal verbo latino divertere«allontanarsi».

 

Lo sport è antico almeno quanto lo sviluppo dell’intelligenza umana

 

Lo sport come momento di gaudio collettivo, lo sport come scuola di valori, lo sport come momento di aggregazione, allora perché io non mi addiverto più? In palestra tutti armati di cuffiette, tutti con una guerra da vincere contro la bilancia. Non si chiacchiera, non si socializza più, mangiare una pizza assieme è quasi una proposta criminale, un attentato alla linea, un eresia pronunciata nel tempio della vanità.

Oppio dei popoli, nuova religione, business florido, televisioni private, valette maggiorate, invasioni di campo. Non ci si diverte a praticare lo sport se l’asticella delle prestazioni è da alzare continuamente oltre l’umano, le trasmissioni sono schiave dello share e non ci si diverte neanche più a parlare di sport. Cosa resta?

Il Papa incita allo sport:

 

«Praticato con passione e senso etico, lo sport è scuola di valori umani e cristiani»

 

Ma io… comunque non mi addiverto più! Praticato con passione e senso etico, lo sport, oltre che esercitare a un sano agonismo, diventa scuola per apprendere e approfondire i valori umani; mediante l’attività sportiva la persona comprende meglio che il suo corpo non può essere considerato un oggetto, ma che, attraverso la corporeità, esprime se stessa ed entra in relazione con gli altri. In tal modo, l’equilibrio tra la dimensione fisica e quella spirituale porta a non idolatrare il corpo, ma a rispettarlo, non farne uno strumento da potenziare a tutti i costi, utilizzando magari anche mezzi non leciti. Corse truccate, partite truccate, vallette truccate, tutto truccato. Io non mi sono neanche mai rasato il petto, come posso essere integrato in un mondo truccato.

Lo sport unisce chi di sport si arricchisce oggi, sopra ogni diritto, sopra ogni valore, tutto in nome del Dio denaro.

Lo sport come strumento per perseguire un fine, lo sport per diventare più ricchi, lo sport per diventare più belli, lo sport per cercare di quadrare la propria vinta scommettendo su eventi e non su se stessi.

Fondi che acquistano cartellini di calciatori, reti pubbliche che lasciano un bene di proprietà del popolo nelle mani di pay tv, sangue che scorre a fiumi per organizzare un evento sportivo. Cosa succede al mondo, cosa succede al «divertimento»?


C’era un tempo in cui assistere o partecipare ad un evento sportivo era per me un momento d’entusiasmante curiosità: vivere la sfida, sentire le emozioni, incrociare lo sguardo degli atleti. E ancora: notare lo spirito di sacrificio, vedere i colori dello sport, ammirare i gesti atletici o la cura, nel pre-gara, di attrezzi e strumenti di gioco. Apprezzare la natura, cornice dello sport.

Oggi, nonostante il mio divano sia comodo come un tempo, la mia birra fredda e gli amici pronti a far festa… io perché non mi addiverto più?

Io credo nell’uomo e credo nello sport, ma la partita più importante per il divertimento fuori porta è contro se stesso e contro chi oggi lo gestisce e lo diffonde.

 

Una valanga di denaro sporco travolge tutto lo sport a livello planetario. Il calcio, da sempre il più seguito, è anche il più esposto al rischio riciclo e scommesse

 

Lo sport non è sport se il suo unico fine non è il divertimento, cambiamogli nome, cambiamogli fine. Io non mi diverto perché non si diverte più chi lo pratica, lo sport è business e a me continuano a divertire i giochi.

Anche questa settimana il mio spazio è finito, “fozza” Italia ai mondiali, “fozza” Ciruzzo Immobile, vi guarderò mentre gioco a dama, perché almeno cosi io mi addiverto.

 


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