Halloween – La notte delle streghe

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Halloween

“Halloween – La notte delle streghe” diretto da John Carpenter è uno dei film più importanti del genere horror e probabilmente il più inquietante slasher movie (genere che dilagherà dopo il successo avuto da questa pellicola) di sempre. Realizzato in soli 20 giorni con un budget di 300.000 dollari (ne incasserà più di 50 milioni) è il primo film dedicato alla notte più tenebrosa di tutto l’anno, cioè alla notte di Halloween.

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La sceneggiatura, firmata dall’inseparabile duo John Carpenter – Debra Hill (produttrice anche del film), è semplicissima, ma ben sfruttata dal regista che, dando sfoggio di un gran talento, riesce a ottenerne il massimo. Innanzitutto, viene dato vita ad uno dei primi (secondo solo a Leatherface, indimenticabile protagonista del film Non Aprite quella porta) e dei più famosi “mostri” cinematografici della filmografia horror che nasconde il proprio volto (che sarà visto in una sola scena, tra l’altro l’unica dell’intera saga) dietro un’anonima e pallida maschera (cosa che contribuisce ad aumentare il senso di disagio dello spettatore). Dietro alla maschera del killer si cela l’attore Nick Castle (co-sceneggiatore dello splendido 1997 Fuga da New York) che si rivela davvero credibile con il suo particolare passo (curioso il fatto che per la scena in cui si vede il volto di Myers fu utilizzato un altro attore, al posto di Castle).

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Non mancano, però, alcune sbavature alcune delle quali volute, come, per esempio, il fatto che l’assassino stramazzi a terra a ogni colpo della babysitter, altre, invece, non volute e quindi maggiormente criticabili (ad esempio non si capisce come faccia Myers a guidare un auto visto che è entrato in ospedale psichiatrico da bambino e non ha praticamente mai socializzato con nessuno). Bello, invece, il finale che, oltre ad aprire le porte all’inevitabile sequel, sottolinea il fatto che il male (del quale l’assassino ne è l’impersonificazione) non può essere sconfitto e che resta in agguato in ogni luogo (tema che viene più volte ripreso durante lo svolgimento dell’intera pellicola). Il punto di forza di Halloween è, però, da individuare nell’apporto prestato dal regista, nonché compositore, che sale in cattedra sia dietro la macchina da presa, sia nel comporre un’agghiacciante e martellante colonna sonora (sicuramente tra le più belle del genere). Il film è ricco di scene indimenticabili, come quella in cui Myers uccide un ragazzo con una pugnalata e poi inclina lentamente la propria testa verso sinistra (cosa che permette di dare un tocco malato alla scena) o quella in cui entra nella stanza di una ragazza con un lenzuolo sopra la testa. La scena più bella, grazie anche al contributo del direttore della fotografia Dean Cundey (lavorerà in futuro niente meno che con Spielberg, in film come Jurassic Park), resta, però, quella in cui Myers si materializza progressivamente nell’oscurità dietro a una sua vittima.

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Relativamente alle sequenze da ricordare citerei il prologo con riprese dalla soggettiva del bambino-assassino e la fuga di Myers dal manicomio sotto un copioso nubifragio. Serrato il ritmo, specie nella seconda parte dove la tensione aumenta progressivamente sino a raggiungere picchi davvero elevati. Curiosamente, visto il genere, manca totalmente il gore, ma visto l’ottimo lavoro di Carpenter non se ne sente la mancanza. Passando alle interpretazioni troviamo due attori di ottimo livello come il “veterano” (al 108° film della sua lunga carriera) Donald Pleasence (lo ricordiamo soprattutto per le sue interpretazioni in films come Phenomena, Altrimenti ci Arrabbiamo) che si rivela perfetto nei panni del dr. Loomis (omaggio al film Psycho visto che era il nome di uno dei personaggi dell’opera) e la debuttante e figlia d’arte (sua madre è l’attrice Janet Leigh, protagonista di Psycho) Jamie Lee Curtis (tornerà a collaborare con Carpenter in The Fog). Da segnalare che Pleasence disse di aver accettato la parte (precedentemente rifiutata da Christopher Lee) solo perché sua figlia era una fan del regista (che aveva avuto un buon successo con il film Distretto 13, cosa che porterà Carpenter a omaggiare in Halloween il produttore del film dando il nome dello stesso, Michael Myers, al folle omicida).

Fonte: Latelanera.com

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