Frattese-Licata 1-6, campionato di serie C2 1984/85. E fu Zemanlandia…

Share:
Ti piace questo articolo?

Uno stralcio di giornale e tante emozioni: Frattese-Licata 1-6, campionato di serie C2 1984/85. E fu Zemanlandia…


ceraunavoltaeceancora3

Una serata come tante che poi si è rivelata essere speciale. Almeno per me o quelli come me appassionati di quei cimeli ingialliti di un pallone non ancora sgonfio e di un calcio che conservava il retrogusto del bello e del vero. Metteteci tutti questi ingredienti e conditeli con tutto quell’amore e quella gratitudine per il calcio che Zdenek Zeman ci ha regalato e ci regalerà ed otterrete due occhi che prendono ad illuminarsi tutt’ad un tratto. Una serata apparentemente normale quando su Facebook, nel gruppo “Nerostellati Frattese Calcio” si inizia a sfogliare gli album di ricordi. Ed ecco foto ingiallite, memorie che si accavallano, passione che si taglia a fette. La Frattese è una società campana che ha un passato glorioso, in C2 per sei stagioni dal 1979/80 ad 1984/85. Un giorno di fine autunno, nel catino dell’impianto cittadino dello “Ianniello” arriva il Licata di Zdenek Zeman, per una gara che ha segnato la storia di Zemanlandia e che forse della stessa ne ha rappresentato l’atto di nascita. A benedirla è stato di recente lo stesso Zeman che quando qualcuno gli fece notare che lo strabiliante 6-0 con cui il Pescara delle meraviglie triturò il Padova di Dal Canto era stata la gara più bella disputata da una sua squadra lui, serafico, ribatté: “La più bella resta quella giocata col Licata a Frattamaggiore…”.

Di questa gara non si hanno immagini. Solo il sapore di una leggenda di cui, fino a qualche ora fa, non avevamo reperti e non sognavamo di avercene mai. Finché spunta fuori un pezzo del Mattino dell’epoca, impreziosito da quell’alone giallo dal sapore di storia. Frattese-Licata 1-6. Un mantra. Da mandare a memoria quella formazione, quella di un giorno che ha rappresentato la nascita di un sogno. Avversaria la Frattese guidata in panchina dallo storico ex libero di Milan e Roma Aldo Bet, poi capo degli osservatori del ct azzurro Cesare Maldini.

LICATA (4-3-3): Zangora (in realtà è Zangara, ndr), Campanella, Consagra, Schifiliti, De Cento, Taormina, Schillaci, Giacomarro, Romano, Santonocito (85’ Calafiore), Bonanno (67’ Torregrossa). Allenatore Zdenek Zeman

Ricordiamo anche quei sei colpi di un fucile dal meccanismo tanto complesso quanto perfetto, che solo lavoro e sudore possono generare:

5’ Schillaci (Maurizio, soltanto parente del più famoso Totò, ndr), 14’ Giacomarro, 30’Santonocito, 36’ Bonanno, 56’Schifiliti, 58’ Romano.

Sei gemme in 58 minuti.

Estasiato il cronista: “La supremazia del Licata è indiscutibile, grazie ad un collettivo superbo e ad un gioco arioso che permette a tutti gli uomini di andare a rete. Nel fuorigioco dimostrano un sincronismo quasi svizzero. Ma il capolavoro dei siciliani è nel pressing. Attuandolo a tutto campo gli uomini di Zeman impediscono agli avversari il minimo accenno di ragionamento. (…) Una squadra, quella siciliana, degna del primo posto in classifica”. (…) A fine gara Bet non troverà scusanti. Zeman molto diplomaticamente attenuerà l’importanza del risultato dichiarando che sono stati i due gol iniziali, siglati nel primo quarto d’ora, a tagliare le gambe alla Frattese”.

Zemanlandia nasce qui. Nasce in un gruppo di ventenni in grado di entusiasmare un semplice cronista sportivo locale, di quelli che dettavano i pezzi al telefono come si usava un tempo. Nasce e vive urlando al mondo che solo partendo da un campo di provincia e non dal jet-set il calcio riesce a regalare emozioni autentiche. Nasce, vive e si moltiplica regalando, a chi ha la sensibilità di coglierne il dono, la consapevolezza che ad un fatto umano come il calcio non serve Wembley o San Siro per non vedere l’ora che i novanta minuti ricomincino daccapo per salire di nuovo sulla giostra delle emozioni. Il jet-set lo lasciamo volentieri a Sky ed ai suoi adepti. Noi non ne abbiamo bisogno.

 


Ti piace questo articolo?

Previous Article

La Recensione: Tutto può cambiare (Begin Again)

Next Article

Chi ha paura della volpe cattiva?

Ti potrebbe interessare