Dopo sessant’anni è stata ritrovata la lettera di Neal Cassady che aveva ispirato il romanzo di Jack Kerouac “On The Road”. Quella lettera fu scritta da Neal, vecchio amico di Jack, a Denver, in Colorado, durante un viaggio con Joan Anderson, la sua ragazza. In preda all’alcool e a qualsiasi genere di droga, Neal mise insieme 1600 parole, scritte su 18 pagine rese appiccicaticce dall’alcool. Quando Jack lesse quella lettera, rimase sconvolto: «Era il più grande pezzo di letteratura che avessi mai visto», avrebbe raccontato poi nel 1968 alla Paris Review. «Meglio di chiunque altro in America. O, almeno, abbastanza buono da far rivoltare nelle loro tombe Melville, Twain, Reiser, Wolfe e non so chi altro».
L’effetto su Kerouac era stato travolgente. Si era subito seduto alla macchina da scrivere, e aveva picchiato sui tasti senza sosta per tre settimane, trasformando quella lettera delirante in un romanzo. Quando finalmente aveva alzato la testa, sulla carta c’era On The Road, l’opera seminale della Beat Generation. Il flusso di coscienza dell’amico Neal era diventato uno stile, che poi sarebbe tornato in altre opere come Visioni di Cody, I sotterranei, I vagabondi del Dharma e Viaggiatore solitario. E così, dopo sessant’anni, la lettera è stata ritrovata dalla figlia di Jean Spinosa, portandola al proprietario della casa d’aste della California meridionale Profiles in Histori, per farla autenticare e valutare.
Fonte: Vocenuova.tv
