Stracult: Laure

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Laure è un film del 1976, diretto da Louis-Jacques Rollet-Andriane e da Roberto D’Ettorre Piazzoli. Rollet-Andriane ricavò dal suo soggetto il coevo romanzo omonimo che firmò con il nome della moglie tailandese Emmanuelle Arsan, presente nel film in qualità d’attrice.





Figlia del pastore Olsen, Laure è una bella e disinibita diciassettenne, che vive a Manila. Un giorno conosce per caso il cinereporter Nicola e decide di partecipare con lui a una spedizione presso il mitico popolo Mara, delle cui usanze sessuali sono venuti a conoscenza grazie al professor Morgan. Prima di iniziare l’esotica avventura, Laure e Nicola si sposano, giacché hanno scoperto di condividere gli stessi principi, la convinzione che amare significhi godere della libertà del partner.

Laure, pur concedendosi qualsivoglia esperienza erotica, resta un essere puro, e per questo davvero libero. Guidati dall’indigeno Arawa, insieme al professor Morgan e alla sua amica Myrte, si recano nella terra dei Mara, l’isola di Emmelle. Nathalie, la moglie del professore che è solita dividersi sessualmente tra il marito e Myrte, resta invece a Manila. Laure si rende però conto di essere circondata da individui meschini, schiavi del denaro o dello status.

Persino Nicola, che gli era sembrato in un primo tempo l’uomo ideale per lei, la delude. Alla fine Laure, restata sola, viene condotta da una ragazzina sino agli indigeni che, dopo una notte orgiastica, l’abbandonano sotto i raggi del sole che sorge…

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