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Titti e Silvestro spengono 70 candeline

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“Oh oh, mi è semblato di vedele un gatto!” dice Titti il canarino quando vede il micione avvicinarsi con passo felpato e l’aria minacciosa. Una frase cult dei Looney Tunes, la serie animata della Warner Bros, che introduce l’entrata in scena di Gatto Silvestro, che compie 70 anni. Il grosso micio nero, col ventre bianco, zampe e punta della coda candide, il naso rosso da clown, fu creato dai disegnatori della casa cinematografica statunitense. Friz Freleng che si ispirò – come Charles M. Schulz per il mitico Snoopy, clone del bracchetto di famiglia – al gatto di casa, frustrato dalla vita domestica, esordisce nel 1945 nel cartone Life with Feathers. La personalità di Silvester J. Pussycat Sr, che conserva l’istinto da predatore ma non riesce mai ad acciuffare il canarino Titti, Tweety nella versione originale americana, ha affascinato generazioni di spettatori.

l canarino, furbo e buffo con gli occhioni sgranati e la erre che diventa elle, può dormire sonni tranquilli nonostante Silvestro. A difenderlo ci sono l’eccentrica nonnina Granny, sempre pronta a prendere il micio a ombrellate in testa, e il tarchiato e muscoloso Ettore, un bulldog che non brilla per intelligenza ma che nel corpo a corpo con il gattone ha la meglio. Silvestro ha avuto una stagione di gloria anche nella pubblicità made in Italy in quella che, a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta, con Carosello. Il gatto che sognava di mangiarsi Titti era testimonial, insieme al “nemico” canarino, della pubblicità dei pomodori pelati. Alla fine del solito inseguimento tra Silvestro e Titti, il canarino ferma la sua corsa sopra una confezione del prodotto e Silvestro frena, sgommando e pronuncia un’altra frase cult, questa volta della pubblicità italiana: “Eh no, su De Rica non si può…”. Prima di diventare celebre come nemico di Silvestro, Titti non era un canarino domestico, bensì un selvatico uccellino color rosa. Fu il disegnatore Bob Clampett a creare il personaggio nel cortometraggio animato del 1942 A tale of two kitties, in cui Titti era alle prese con due gatti randagi. Ancora non si chiamava Tweety, ma Orson, in omaggio a Orson Welles di cui Clampett era grande estimatore.

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