Sotto l’ombrellone: classificazione delle persone in spiaggia.

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“Sotto l’ombrellone”. Come primo tema per questa estiva rubrica, ho deciso di trattare uno degli argomenti a me più cari: la classificazione delle persone in spiaggia.



Spiaggia-Famiglia

 1) LE FAMIGLIE 

Spiaggia che vai, famiglia che incontri. Al primo posto ci sono le famiglie, che a loro volta si suddividono in altre sottocategorie, ma stilarle tutte è tipo impossibile per questo mi limiterò alla differenza Nord Sud. Perché c’è. Vogliamo dire che non è così, ma sappiamo che è una menzogna, è da buona donna del sud io osservo con minuziosità le differenze.

La famiglia del nord la riconosci perché è silenziosa, tuttalpiù senti io figlio piccolo sbraitare per l’ennesimo rifiuto di acquisto per mano dei vucumprà della pallina o del cerchietto. La madre del nord per pranzo ha portato della frutta e dell’acqua per sé e i suoi bambini, al marito ha riservato un bel panino crudo e mozzarella per rifocillarlo dal viaggio che ha affrontato per portare lì al mare l’allegra famigliola.

La famiglia del sud la riconosci perché è chiassosa, è colorata e colorita nei termini. I bambini non piangono perché quando il vucumprà si ferma la Madre del sud non acquista la pallina o il cerchietto solo per i figli, lo fa anche per i nipoti, pronipoti e gli amici di ombrellone. Ad ora di pranzo caccia dalla borsa il tavolo (probabilmente liofilizzato in modo che entri nella borsa frigo) apparecchia e tra pasta al forno, parmigiana di melanzane, polpette di melanzane, patatine fritte e anguria richiama l’attenzione della famiglia per rifocillarla fino al prossimo dopoguerra. A capo della famiglia, c’è LEI: la Madre del sud che adesso può essere suddivisa in altre due sottocategorie. Ma devo trattarle in un proprio capitolo.

Mother with daughter (10-12) relaxing on deckchair on beach --- Image by © Felix Wirth/Corbis

2) LA MAMMA DEL SUD vs LA MAMMA DEL SUD 2.0

La mamma del sud, quella classica che conosciamo tutti, iniziati da Verdone con la “Sora Lella” è la classica donna un po’ sovrappeso. Molto abbronzata, con il costume a pezzo intero di un colore fluo che varia in base ai suoi gusti, il mollettone nei capelli e la posa da seduta su quella sediolina da spiaggia che urla pietà. Ha davanti a sé tutto il necessario, compreso uno spruzzino per bagnarsi le gambe e il viso di tanto in tanto.

Niente a che vedere con la madre 2.0 . Più vicina alla milf, la madre 2.0 è sempre una mamma del sud, ma è evoluta; ha lo smartphone per chiamare le amiche e le sorelle per informarle della propria vacanza e chiedere di persone a loro vicine. La mamma 2.0 ha il trikini fluo abbinato alle unghie delle mani e dei piedi (ad Ischia ne ho viste un paio con il verde o il giallo fluo) abbinato alla fascia per capelli, tatuaggi senza limiti di spazio, solitamente con i nomi della famiglia (un necrologio praticamente), cuori, stelle e simboli d’infinito. Trucco quanto basta per far rabbrividire Moira Orfei e gli orecchini d’oro a cerchio in segno di potere. Non sei nessuno senza orecchini d’oro a cerchioni intrecciati.

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3) LE COMITIVE

Al peggio non c’è mai fine, si sa, ma niente ti fa perdere le staffe come le comitive a mare. Sono in 15, si muovono in massa, parlano in massa, giocano a pallone in massa e da soli fanno una fila al bar che fai prima ad andarti a prendere l’acqua dalle sorgenti altissime purissime e levissime. Le comitive tendenzialmente vanno dal 17 ai 24 anni; chi ha finito il liceo e ha deciso di meritarsi una vacanza a discapito tuo; chi decide di creare una comitiva tutta coppie (il che è pure peggio) o ultimo ma non per importanza le comitive di uomini e donne single dai 22/28 che sono stati mollati e adesso ripongono nelle serate estive tutta la loro speranza di trovare qualcuno di disponibile e fargli dimenticare quella stronza che l’ha mollato. Ma date retta, non ci perdete tempo ché a settembre le stronze/gli stronzi tornano e vi sentirete solo dei coglioni per esservi concessi con così poca dignità e poesia.

Comunque, le comitive occupano tutti i tavoli al lido perché devono sedersi vicino; disturbano una spiaggia per giocare a pallone o a racchettoni ma non essendo capaci schizzano e alzano sabbia. Occupano abusivamente tutta la spiaggia e se tu sei in traiettoria ti si attaccano come

Cozze allo scoglio finché non cedi. Ma tu non cedi. Chi cede per primo è finito e tu non puoi mollare, devi tenere botta per la tua categoria “gli studenti stressati che hanno una settimana di vacanza prima di tornare a studiare. O lavoratori con lo stesso infame futuro”. Non cedere mai.

Vai al bar ma occupano una fila di 3 km per i loro gelatini e caffettini e puntualmente l’ultimo in fila trasforma il tutto in ressa e allora niente caffè per te.

So già che inviato l’editoriale, mi verranno in mente tipo altre 10 categorie di persone ma sarà troppo tardi, quindi fatemi sapere le vostre.

Ca va sans dire!

Buone vacanze!

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