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Che fine hanno fatto tutte le cose buone che mangiavamo da piccoli e che ora non ci sono più? C’è una sorta di paradiso dove sono tutte raccolte?
Spero che ci sia un posto dove si possano trovare ancora i gelati della “Pantera Rosa” o quello col faccione di “Super Mario”. Ecco, un posto dove esistano ancora i gelati Eldorado. Molti di voi li ricorderanno, soprattutto chi è nato a cavallo tra gli anni 70 e gli anni 80…
Io ricordo soprattutto minuti di trepidante attesa scrutando i cartelli pieni di succulente immagini di gelati coloratissimi, nei pomeriggi estivi, stringendo in mano le mille lire (se mi diceva bene) o una manciata di spiccioli in periodi di magra, sperando che quello che volevo costasse quanto potevo permettermi.
A volte mi andava bene. Altre volte dovevo ripiegare sulla coppa “dei campioni”, quella di Pippo. In altri casi mi toccava il ghiacciolo appiccicoso e, se era il giorno sfigato, lo trovavo solo alla menta. E’ accaduto tantissime volte.
Un po’ di storia
Nel 1967 la Unilever (multinazionale anglo-olandese) prese possesso della Toseroni, famosa azienda italiana, specializzata nella realizzazione di gelati confezionati, mirati prevalentemente ad un giovane pubblico. Toseroni divenne Eldorado.
Dal 1968, Eldorado divenne molto presente su mercato italiano, affiancata da un’altra marca, sempre di proprietà Unilever: la Algida. Grazie ad una massiccia attività promozionale fatta anche di spot pubblicitari in Tv, Eldorado divenne famosa.
Tra fine anni ’60 e inizi anni ’70 in Italia il gelato industriale era di gran lunga più venduto del gelato di produzione artigianale. Algida ed Eldorado si trovarono a competere con Motta e Alemagna, che in quel momento erano i due brand “leader” del mercato gelataio, e non se la cavarono male.
C’è da dire che comunque Eldorado aveva una marcia in più. Per 40 anni ha cercato, riuscendoci, di differenziarsi dalle altre marche producendo gelati quanto meno assurdi (e non solo per bambini aggiungerei). Vogliamo ricordarne qualcuno?

Tutti i gelati Eldorado
– Il Blob: una sorta di cornetto ricoperto però di cioccolato e nocciole
– I gelati-biscotto: ossia il Camillino (che secondo loro in dieci morsi dieci riuscivi a mangiare… se vabeh!) e il Cucciolone, la sua versione “ricca” (biscotto sopra, gelato crema/cioccolato/vaniglia al centro e biscotto sotto)
– Il Calippo: ghiacciolo di forma diciamo cilindrica. Di certo creata, come tutti sospettiamo, da qualche pervertito
– Il Liuk: altresì detto “Steccalecca” al limone e con lo stecco non di legno ma di liquirizia. Tutto commestibile, oh yeah!
– Il Piedone: Super Rosa. Super tossico, secondo me è scomparso per questo. Dal Piedone sono poi nate le varianti con il pollicione al cioccolato e variegato panna e fragola
– Il classico intramontabile: il Fior di Fragola
– Il Twister: due vortici di cioccolato e vaniglia che si attorcigliavano ad un interno di nocciola. Poi i gusti variavano. Ma è scomparso anche questo, piangiamo tutti insieme
– Lo Squalo: il gelato che ti lasciava la lingua blu per settimane (ma anche il Dalek, omonimo degli alieni assassini della serie Doctor Who, che però era al mirtillo e te la lasciava viola). Della serie “colorante non ti temo”
– Il Dottor Strabik: un gelato che faceva un po’ impressione, anche perché ti mangiavi gli occhietti e al posto delle pupille c’erano 2 gomme da masticare (ma all’epoca qusta cosa era di moda)
Nel 1998 il marchio Eldorado è migrato sotto Algida, che ovviamente ha ereditato i suoi prodotti di punta come il Cucciolone, il Liuk, il Fior di fragola, il Blob e il Calippo, che ancora possiamo trovare in commercio. E’ evidente la scelta che fece Unilever.
Preferì infatti portare avanti la “differenziazione” di prodotti per target, sotto un unico marchio (Algida) piuttosto che avere due marchi distinti che, per quanto possano essere della stessa famiglia, finivano per farsi concorrenza tra loro. Peccato però.
Con Eldorado è scomparso anche EldoLeo
Lo ricordate? Il leone amante dei gelati, creato dallo stesso papà di Lupo Alberto (ossia Silver)? Eldoleo troneggiava, oltre che negli spot, nelle vignette umoristiche raffigurate sul Cucciolone, dove prima c’erano i personaggi Disney, (io le ricordo con Paperino!).
Hanno provato a sostituirlo, dopo i primi anni di fusione, con una mucca, ma non è andata bene. E infatti, nel 2011, è arrivato il Leone Max a riprendere il suo posto nel rappresentare i gelati Algida per bambini. La figura del leone riesce a riscuotere immediata simpatia, tra i più piccoli oltre che a stimolare voglia di avventura.
E non è un caso che il sopracitato Leone Max sia il protagonista di alcuni cartoni su Boing. Io continuo a preferire Eldoleo. Devo avere anche i suoi “pupazzetti” da qualche parte.
fonte: http://teloricordimica.blogspot.it