Costruirsi una casa di 75mq con una stampante 3D al prezzo di circa quattromila euro è oggi realtà.
Le stampanti 3D per molti rivoluzioneranno il modo di fare le cose. Certamente se iniziassero a costruire case a basso costo e in meno di un giorno risolverebbero il problema abitativo in diversi paesi. Soprattutto in quelli in via di sviluppo e sottosviluppati. Una stampante 3D con estrusore di cemento promette di rivoluzionare il concetto di edilizia e di risolvere i problemi di alloggio in tutto il mondo. La tecnologia può essere di grande aiuto nella misura in cui garantisce un sostanziale abbattimento dei prezzi e dei tempi di costruzione di piccoli nuclei abitativi. Grazie all’avvento della tecnologia di stampa 3D si è resa possibile la costruizione dei primi e sperimentali nuclei abitativi in 24 ore ad un costo variabile tra i tremila e i diecimila euro. Il macchinario sviluppato ed utilizzato per la stampa tridimensionale, è stato ideato per la realizzazione in loco delle strutture abitative. La stampante gigante ha una forma a metà strada tra una gru ed un carro ponte, la sua testa rotante (dalla quale viene estruso il cemento) permette al macchinario di lavorare girando attorno alla costruzione, raggiungendo ogni punto. La stampante, dopo i primi test è risultata capace di mettere in piedi un bilocale seguendo le istruzioni digitalizzate su un controller computerizzato in perfetta autonomia. I tempi sembrano maturi e la stampa 3D può essere un nuovo modo di costruire in maniera: veloce, ecologica, economica, efficiente e affidabile. Ai posteri l’ardua sentenza.