Rapimenti alieni: il caso Nadine Lalich

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Sono numerose le testimonianze di chi sostiene di essere stato rapito dagli alieni, nonostante un evidente rallentamento nel numero di avvistamento Ufo nel corso degli ultimi anni.

Persino il fatto che l’apertura di numerosi archivi militari segretati abbia rivelato che, almeno in apparenza, anche i governi e gli eserciti di mezzo mondo brancolano nel buio riguardo la natura degli oggetti volanti non identificati apparsi nel corso degli ultimi decenni sui cieli di tutto il mondo non sembra diminuire il numero di chi afferma di avere avuto un contatto ravvicinato.

Chi è Nadine Lalich

Uno dei casi più clamorosi, da fare invidia a Roger Leir, il famoso chirurgo che affermava di aver rimosso decine di impianti alieni di cui Fanwave vi ha già parlato, resta quello di Nadine Lalich, una americana autrice di libri, artista-designer, donna d’affari che nel suo libro “Alien Experiences: 25 Cases of Close Encounter”, racconta una serie di incontri eccezionali di cui è stata protagonista.

Nadine Lalich

Rapita dagli alieni

A partire dal 1991 Nadine Lalich, senza dover ricorrere a ipnosi regressiva, ha gradualmente ricordato quasi tutte le sue avventure legate a “esseri extraterrestri”. Nel suo libro, Nadine parla dei dispositivi utilizzati dagli alieni per studiare i terrestri: “uno di questi dispositivi ha una sedia per accedere alla parte posteriore: si tratta di una sedia di dimensioni normali, fatta di un materiale simile all’acrilico, ma ha una forma simile a quella di una botte con schienale che arriva fino al pavimento ed è leggermente concava all’interno. Nel mezzo c’è un buco di circa 20 × 25 centimetri, che consente l’accesso alla vita di una persona seduta su una sedia”.

Sedie poco rassicuranti

Nadine ha ricordato di essere stata messa su questa sedia “come paralizzata” e di aver visto un alieno grigio eseguire “alcune procedure dolorose sul mio lombo, forse innestò un impianto sotto la pelle o persino nel midollo spinale”.

Un’altra “sedia” utilizzata dagli alieni secondo Nadine “assomiglia a quelle che stanno negli studi dei dentisti” con la parte posteriore “di diversi centimetri sopra la testa, in modo che il soggetto non possa aver guardato indietro”. “Ho visto un uomo piantato su questa sedia che urlava inorridito”, poi tre alieni grigi avrebbero cominciato a fare esperimenti sulla testa e le mani dell’uomo, racconta ancora Nadine.

Impianto nasale

In un successivo rapimento Nadine afferma di essere stata posta su un tavolo, venivano posti due recipienti rotondi di vetro trasparente: uno dei recipienti, profondo circa due centimetri e più di sei di diametro sarebbe stato coperto da un coperchio attraverso il quale la donna vide quello che credette essere un bruco lungo circa 2,5 centimetri.

Si sarebbe in realtà trattato, come scoprì poco dopo la stessa Nadine Lalich, di una sorta di minuscolo pettine di dimensioni molto più ridotte, forse lungo solo tre millimetri. Questo impianto sarebbe stato inserito nella cavità nasale della donna.

Come avviene il condizionamento

Secondo Nadine gli alieni grigi userebbero almeno due diversi dispositivi per influenzare il subconscio delle persone che intendono rapire o hanno rapito: una volta vide una scatola rettangolare di circa 30x10x2,5 cm di materiale trasparente, che quando venne aperta, iniziò a brillare dall’interno.

Conteneva dei fogli sottili e traslucidi, cuciti su un lato, come pagine di un libro, e su di essi c’erano alcuni simboli coperti da un film trasparente e scintillante. Per Nadine questo film contiene informazioni e quando le fu ordinato di concentrarsi su questi simboli avrebbe inconsciamente assorbito alcune informazioni.

Una futura invasione aliena

Un altro “dispositivo per la programmazione” è una serie di dieci “tubi trasparenti” alti tra 15 e 45 centimetri, risplendenti dall’interno e colmi di liquido. Da questi “tubi” provenivano suoni di diverse frequenze. Secondo Nadine con tali dispositivi gli alieni inducono determinati comportamenti nel subconscio degli umani che intendono studiare.

Ultimo ma non meno impressionante, gli alieni durante le loro sessioni di “condizionamento” avrebbero mostrato su uno schermo scene di una possibile futura invasione della terra, per dimostrare come non avrebbero problemi a ridurre a zero ogni resistenza in poco tempo. Sarà vero?

Fonte: Fanwave

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