La playlist del sabato vol.6: this is Punk!

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La storia molto complessa del movimento punk ha influenzato numerose forme d’arte e aspetti culturali in genere, dalla musica alla letteratura, dalle arti visive alla moda

Questa settimana parliamo di musica punk! C’è stato un tempo in cui non ascoltavo nessuno, le mie orecchie erano ad uso e consumo esclusivo di un genere in cui mi volevo (forzatamente) identificare. Le cuffiette del mio walkman fisse nelle orecchie, basso al collo e una vespetta piena d’adesivi sotto il sedere mi rendevano (almeno nella mia testa) il ragazzo più punk del quartiere. Filosofia e sonorità del genere mi aveva conquistato, volevo essere un ribelle e vomitare al mondo la mia rabbia giovane: in tanto continuavo a fare colazione con latte e biscotti e studiare (con pessimi risultati) all’università sperperando i soldi di mammà! Beata gioventù, questa era la musica che suonava il mio «mangiacassette», buon ascolto.

 

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Il termine nacque dalla musica punk, o meglio punk rock, una musica rozza, rumorosa, poco complessa, ribelle e diretta, nata a metà anni settanta in Inghilterra e negli Stati Uniti con gruppi come The Stooges, Ramones, Sex Pistols, Dead Boys, The Damned e Clash. Per essere precisi, la musica punk cominciò a emergere nei primi anni settanta nella East Coast degli Stati Uniti, in particolare a New York e Detroit. La corrente però non era ancora conosciuta come punk rock, poiché il termine nacque qualche anno dopo. Questo movimento musicale era quindi identificato come una continuazione del garage rock degli anni sessanta, genere la cui caratteristica era, appunto, un’essenza grezza e assai diretta rispetto ad altri generi di rock & roll. Seppure il punk musicalmente non nacque nel Regno Unito, fu il luogo dove sviluppò il look e più tardi l’ideologia vera e propria. Tralasciando i gruppi precedenti, quella che sarà conosciuta come la versione classica del punk britannico nacque grazie al lavoro di un manager, Malcolm McLaren. McLaren era già stato manager dei New York Dolls nei primi anni settanta negli Stati Uniti, ma tornò in patria poco dopo aprendo un negozio d’abbigliamento con la moglie stilista Vivienne Westwood. McLaren ebbe la geniale idea di raggruppare alcuni ragazzi tra commessi del posto, frequentatori e conoscenti, mezzi teppisti del quartiere, per fondare un nuovo gruppo musicale dalle caratteristiche provocatorie e grezze. Egli assieme alla moglie, studiò l’abbigliamento per la band, e nacquero verso la fine del 1975 i Sex Pistols.

 

Essere punk vuol dire essere un fottuto figlio di puttana, uno che ha fatto del marciapiede il suo regno, un figlio maledetto di una patria giubilata dalla vergogna della monarchia, senza avvenire e con la voglia di rompere il muso al suo caritatevole prossimo (Johnny Rotten).

 

1 Buzzcocks – What do i get

I Buzzcocks sono un gruppo musicale punk rock formatosi a Manchester nella prima metà del 1976 e tuttora in attività. I Buzzcocks furono una delle band più importanti della scena Punk 77, possono essere definiti degli innovatori del punk poiché difatti furono i fondatori del Pop punk insieme ai Ramones, e i loro testi affrontavano tematiche ancora tabù per l’epoca, anche nel movimento punk, come il sesso (“Orgasm Addict”) e la droga (“I Need”), allontanandosi dalle tematiche politiche usate in quei tempi.

 

2 The Clash – Rock the casbah

I Clash sono stati un gruppo musicale british punk britannico. Attivi dal 1976 al 1986, furono uno dei gruppi più acclamati dalla critica del periodo. I Clash erano famosi per la loro varietà musicale, per la sofisticatezza lirica e politica che li distingueva dalla maggior parte dei loro colleghi appartenenti al movimento punk e per le loro esibizioni dal vivo particolarmente intense.

 

3 Sex Pistols – Holidays in the sun

I Sex Pistols sono stati uno dei più influenti gruppi punk rock britannici e una grande icona della prima ondata punk. La loro carriera durò solo tre anni, pubblicando solo quattro singoli discografici e un album in studio. I Sex Pistols vennero descritti dalla BBC come la sola punk rock band inglese. Il gruppo è spesso indicato come il fondatore del movimento punk britannico e il creatore del primo divario generazionale con il rock ‘n’ roll.

 

4 Ramones – Spider man

I Ramones furono uno dei più influenti gruppi musicali punk statunitensi, formatosi a Forest Hills nel Queens (New York), intorno al marzo 1974. La rivista “Rolling Stone” nel 2003 ha posto la band al ventiseiesimo posto nella sua classifica dei cento migliori artisti musicali di sempre.

 

5 Dead Kennedys – California Über Alles

I Dead Kennedys sono un gruppo anarcho-punk proveniente da San Francisco. La formazione ha attaccato spesso, con la sua graffiante ironia, l’intero sistema politico, economico e mediatico statunitense. Musicalmente, i Dead Kennedys miscelano la sperimentazione della scena punk britannica con l’energia di quella statunitense.

 

6 Talking Heads – Psycho killer (proto-punk)

Proto-punk è un termine usato per definire un certo numero di gruppi che sono stati, tra la metà degli anni sessanta e la metà del decennio successivo, importanti precursori del punk rock.

I Talking Heads sono stati un gruppo rock statunitense, formatisi a New York nel 1974 e attivi fino al 1991. Sono stati uno dei complessi che ha portato a livelli di eccellenza assoluta l’equilibrio tra pop e avanguardia, fruibilità e sperimentazione, riconoscibilità e contaminazione, musica bianca e musica nera, costituendo di fatto una delle colonne portanti della new wave americana.

 

7 Blondie – Call me

I Blondie sono un gruppo punk rock statunitense, fondato da Deborah Harry e Chris Stein, band fondamentale nella scena punk e new wave della metà degli anni settanta. Inizialmente presero il nome di “Angel and The Snake” e in un secondo momento, nel 1975, si rinominarono “Blondie” per l’aspetto fisico e il carattere irriverente della cantante.

 

8 Iggy Pop – Real wild child

Iggy Pop è un cantante e attore statunitense; grazie alla sua militanza giovanile negli Stooges, gruppo seminale per la nascita del punk, è diventato una delle icone leggendarie del movimento, sebbene nel corso della sua carriera si sia poi misurato con una vasta gamma di generi, dall’elettronica all’hard rock, dal blues al pop.

 

9 Bad Religion – Punk rock song

I Bad Religion sono un gruppo musicale hardcore punk statunitense formatosi nel 1979 a Los Angeles, principale esponente del sottogenere dell’hardcore melodico. Nasce dalla mente e dal disagio esistenziale di Greg Graffin, cantante e compositore, di Brett Gurewitz, chitarrista, compositore e produttore, e di Jay Bentley al basso elettrico.

 

10 Dickies – Banana Splits

The Dickies è un gruppo punk rock formatosi nel 1977 nella zona della San Fernando Valley, in California. Sono stati uno dei primi gruppi punk rock a essere molto influenzati dai Ramones. Hanno registrato molte cover di classici rock come “Nights in White Satin” dei Moody Blues, “Paranoid” dei Black Sabbath, “Eve of Destruction” di Barry McGuire, “Nobody but Me” degli Isley Brothers, ma anche di classici di altro genere come la canzone natalizie “Silent Night”.

 

Il movimento punk si affacciò presto anche in Italia, già alla fine degli anni settanta si notavano i primi rari esponenti. Il genere si sviluppò in diverse frange: sotto un profilo non ideologico nascevano band che facevano del divertimento la loro filosofia, dove le sonorità erano più orecchiabili e i testi spesso demenziali, o critici nei confronti della società, ma sempre con una vena ironica e implicita. 

 

11 Skiantos – Sono un ribelle

Gli Skiantos erano un gruppo rock demenziale formatosi a Bologna a metà degli anni settanta. Fecero parte della prima ondata del punk rock italiano di cui la città di Bologna, allora molto legata al Movimento del ’77, fu il primo e più fertile centro nevralgico. Gli Skiantos nascono in forma embrionale nel 1975 a Bologna, quando un gruppo di ragazzi del DAMS si ritrova per suonare nella cantina del futuro cantante Roberto Antoni, poi conosciuto come Freak Antoni.

 

12 CCCP Fedeli alla linea – Io sto bene 

I CCCP Fedeli alla linea, originari di Reggio Emilia, sono stati un gruppo musicale punk rock italiano, ampiamente considerato uno dei più importanti e influenti nell’Italia degli anni ottanta. I loro testi e la loro musica hanno ispirato svariati artisti italiani nei decenni successivi, molti dei quali (tra cui Modena City Ramblers, Subsonica, Jolaurlo, La Crus, Tre allegri ragazzi morti e Gianna Nannini) hanno apertamente omaggiato la band emiliana eseguendo cover di loro brani.

 

13 Gaznevada – Mamma dammi la benza

Gaznevada erano un gruppo musicale bolognese attivo tra la fine degli anni settanta e la fine degli anni ottanta. Come per altri gruppi della scena bolognese, il gruppo si formò nel fermento culturale del Movimento del ’77. Il loro sound era inizialmente una miscela di punk rock, no wave e new wave, ma nella seconda metà della loro carriera si mossero sempre più verso sonorità pop e commerciali, sviluppando una particolare forma di italo-disco.

 

14 Decibel – Contessa

Nascono nel 1977 in una cantina di Milano con il nome di Trifoglio (Enrico Ruggeri – Pino Mancini – Roberto Turatti- Erri Longhin – Silvio Capeccia), poi, dopo l’uscita di Silvio Capeccia e il cambio di genere musicale (punk), nacque l’esigenza di cambiare nome in Decibel. Nel 1978 incidono il loro primo 33 giri dal titolo Punk ed aprono i concerti italiani di Heartbreakers, XTC ed Adam and the Ants.

 

15 Punkreas – Ho bevuto la droga

I Punkreas sono un gruppo musicale punk italiano, nato a San Lorenzo di Parabiago, in provincia di Milano, nel 1989. Al 2012 ha all’attivo otto album studio, una raccolta ed un live. Una delle caratteristiche principali della band è la costanza e la solidità: in più di venti anni di carriera, caratterizzati da continui tour, la formazione ha subito due soli cambi e i Punkreas hanno prodotto in media un album ogni due anni.

 

 


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