Omicidio stradale: pene più severe per chi uccide sulla strada.

È passato al Senato con 163 sì, 2 astenuti e 65 voti contrari il disegno di legge recante disposizioni sull’omicidio stradale. Il testo ora deve passare in esame presso la Camera dei Deputati.

“Un impegno che ho preso da sindaco con famiglie vittime di incidenti: punire omicidio stradale. Oggi prima lettura ok Senato #lavoltabuona” .

Renzi ha voluto esprimere con un tweet la sua soddisfazione verso l’approvazione in Senato del ddl, frutto di un impegno preso con alcune associazioni di parenti delle vittime della strada.

I commenti di alcune tra queste associazioni, come l’ASAP, l’associazione Lorenzo Guarnieri e Gabriele Borgogni, sono stati molto positivi. Considerano questo risultato “la conclusione del primo tempo di una partita difficile, nella quale le nostre associazioni hanno dovuto attivare una sorta di porta a porta sugli usci della politica, che nella prima fase ha opposto non poche resistenze”. 

Quali sono le pene previste nel disegno di legge per omicidio stradale? Vediamole nel dettaglio:

• 27 anni di carcere per omicidio plurimo, omissione di soccorso con l’aggravante che il conducente abbia fatto uso di droga e alcool;
• 18 anni di carcere per omicidio plurimo e fuga del conducente (i cosiddetti pirati della strada);
• 12 anni di carcere se la persona uccisa ne è una e il conducente non è fuggito;
• 30 anni di ritiro della patente.

Il vice ministro delle infrastrutture e dei trasporti Riccardo Nencini è favorevole al testo approvato a Palazzo Madama. Ha dichiarato che è una legge giusta, un principio equo: “È La strada giusta per abbattere il numero ancora troppo elevato degli incidenti stradali. Lavoreremo anche sulla prevenzione e l’educazione alla sicurezza stradale nelle scuole. Stiamo facendo un buon lavoro”.

Educazione stradale nelle scuole, introduzione di cinque nuovi articoli nel codice penale, introduzione di pene severe a chi commette omicidi stradali: serviranno questi provvedimenti a rendere le nostre strade più sicure?

Purtroppo non si può dire che azzereranno il numero di vittime stradali, però l’approvazione in Senato è già un grandissimo passo in avanti  verso un tema che ultimamente è stato molto discusso, a poche settimane dall’omicidio della donna filippina investita da un minorenne rom.

Anna Cecere