Petrolio: perché è così importante?

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Il petrolio, soprattutto dal secondo dopoguerra, è diventato simbolo di ricchezza e ha avuto un’importanza primaria nelle relazioni internazionali. Perché?

Il petrolio, nell’immaginario collettivo, è il simbolo assoluto della ricchezza e del potere, tanto da essere noto anche con il nome di oro nero. Basti pensare agli sceicchi e ai grandi petrolieri russi, ai loro yatch, alle loro squadre di calcio e a tutte le sfarzosità di cui si attorniano. Un aspetto che, spesso, passa in secondo piano è quello della sua importanza nelle relazioni internazionali tra gli Stati. Ma perché il petrolio è così importante nella Geopolitica contemporanea? Proviamo a dare alcune risposte.petrolio

Partiamo dal presupposto che l’energia costituisce la linfa vitale dell’economia mondiale, senza energia il mondo civilizzato, così come lo conosciamo oggi, non sarebbe possibile. Ma come si ricava l’energia? Ci sono vari modi; con buona pace degli ecologisti, quello più utilizzato tutt’ora (e lo sarà ancora per molti anni), è lo sfruttamento dei combustibili fossili. Tra essi al primo posto, manco a dirlo, c’è il petrolio (37% dei consumi mondiali di energia primaria), seguito dal carbone (25%) e dal gas naturale (23%). Già questo ci fa capire il perché dell’importanza dell’oro nero.

Ma c’è un altro aspetto che lo rende importante nelle relazioni internazionali, questa volta meno intuitivo: i principali produttori non coincidono con i principali consumatori (il 76% del petrolio estratto viene esportato). E’ facile dedurre che questa asimmetria mette un potere enorme nelle mani dei primi, che possono esercitare facilmente pressioni e ricatti politici sui secondi. A maggior ragione se si tiene presente che gran parte delle riserve petrolifere (60%) si trovano in Medio Oriente, cioè nella regione più instabile del mondo, con Stati retti da regimi autoritari. Oltre che in Medio Oriente, vi sono importanti giacimenti di petrolio in varie altre parti del mondo: dalla Russia alle Americhe, dall’Asia centrale all’Africa.petrolio

Le riserve di petrolio finiranno a breve? Non si può dare una risposta certa, anche perché gli Stati produttori si riservano, a buon ragione, il diritto di custodire gelosamente il segreto della vita residua dei propri giacimenti. Molto probabilmente, comunque, il rischio che il petrolio finisca a breve non sussiste. Grazie al progresso delle tecnologie, infatti, sarà possibile estrarre più petrolio sia dai giacimenti convenzionali, sia da quelli non convenzionali (sabbie petrolifere e bitumi), e sarà possibile estrarlo a costi accettabili anche nei luoghi più impervi, un esempio su tutti è quello della calotta polare artica.

Il petrolio rappresenterà ancora l’oro nero per molti anni. La sua era non finirà presto.

Luigi La Montagna


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