Tutti si lamentano del fatto che non conosciamo abbastanza le città in cui abitiamo. Tutti si lamentano dei mezzi di trasporto pubblico che sono sempre troppo pochi, o troppo rotti, o troppo in ritardo. Tutti si lamentano dell’inquinamento. Tutti si lamentano di essere stressati. Tutti si lamentano e basta.
La soluzione a tutti questi problemi è una, ed è molto semplice: il trekking urbano. Ma che cos’è precisamente?
Il trekking classico è quello che conoscono tutti, fatto di orribili scarponcini, bastoni di legno e stradine di montagna: un’attività motoria –l’escursionismo– che sostanzialmente si basa sulle camminate lungo percorsi e sentieri immersi nella natura o, per i più coraggiosi, anche al di fuori di essi.
Il trekking urbano rappresenta la variabile “metropolitana“ a tutto questo. Dite addio alla paura che un orso bruno vi sbarri la strada mentre attraversate il bosco, le camminate si possono fare anche fra i vicoli delle vostre città.
Il trekking urbano può essere strutturato in veri e propri itinerari organizzati da esperti oppure può essere libero e senza meta limitandosi al semplice “vagabondaggio“. In ogni caso i vantaggi che ne scaturiscono sono molti e diversi: primo fra tutti, sicuramente il piacere di (ri)scoprire le zone meno conosciute o dimenticate delle vostre città; inoltre una sana camminata -tranquilli, per i più pigri è concesso anche il passo lento- per raggiungere una qualsiasi destinazione rappresenta il mezzo di trasporto eco-friendly per eccellenza. Per non parlare del trekking a passo sostenuto: riduce le tensioni muscolari e fortifica il sistema cardiocircolatorio riducendo i rischi di ipertensione e osteoporosi e allontana lo stress.
E’ una forma di eco-turismo sportivo dolce adatto proprio a tutti perché non presenta alcun tipo di limite: è possibile praticarlo a qualsiasi ora del giorno e della notte, in qualsiasi stagione.
Economico, sostenibile, salutare. Perché non cominciare subito?
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