Sport low cost? Arriva il trekking urbano.

Share:
Ti piace questo articolo?

Tutti si lamentano del fatto che non conosciamo abbastanza le città in cui abitiamo. Tutti si lamentano dei mezzi di trasporto pubblico che sono sempre troppo pochi, o troppo rotti, o troppo in ritardo. Tutti si lamentano dell’inquinamento. Tutti si lamentano di essere stressati. Tutti si lamentano e basta.

trekking-urbano

La soluzione a tutti questi problemi è una, ed è molto semplice: il trekking urbano. Ma che cos’è precisamente?

Il trekking classico è quello che conoscono tutti, fatto di orribili scarponcini, bastoni di legno e stradine di montagna: un’attività motoria –l’escursionismo– che sostanzialmente si basa sulle camminate lungo percorsi e sentieri immersi nella natura o, per i più coraggiosi, anche al di fuori di essi.

Il trekking urbano rappresenta la variabile “metropolitana a tutto questo. Dite addio alla paura che un orso bruno vi sbarri la strada mentre attraversate il bosco, le camminate si possono fare anche fra i vicoli delle vostre città.

Il trekking urbano può essere strutturato in veri e propri itinerari organizzati da esperti oppure può essere libero e senza meta limitandosi al semplice “vagabondaggio“. In ogni caso i vantaggi che ne scaturiscono sono molti e diversi: primo fra tutti, sicuramente il piacere di (ri)scoprire le zone meno conosciute o dimenticate delle vostre città; inoltre una sana camminata -tranquilli, per i più pigri è concesso anche il passo lento- per raggiungere una qualsiasi destinazione rappresenta il mezzo di trasporto eco-friendly per eccellenza. Per non parlare del trekking a passo sostenuto: riduce le tensioni muscolari e fortifica il sistema cardiocircolatorio riducendo i rischi di ipertensione e osteoporosi e allontana lo stress.

E’ una forma di eco-turismo sportivo dolce adatto proprio a tutti perché non presenta alcun tipo di limite: è possibile praticarlo a qualsiasi ora del giorno e della notte, in qualsiasi stagione.

Economico, sostenibile, salutare. Perché non cominciare subito?


Ti piace questo articolo?

Previous Article

Nutella causa della deforestazione? L’ipotesi di un ministro francese.

Next Article

Quando l’auto diviene un’opera d’arte. [VIDEO]

Ti potrebbe interessare