Aria di rinnovamento per la Chiesa Cristiana.

Share:
Metti mi piace alla nostra pagina!

C’è aria di rinnovamento all’interno della Chiesa Cristiana: apre a Milano il nuovo ufficio rivolto ai fedeli separati e divorziati.

Qualche anno fa una cosa del genere sarebbe stata un’eresia, divorziati e separati che possono vivere la propria cristianità nonostante il proprio “status”, invece l’8 settembre 2015 è una data assolutamente da ricordare: apre il nuovo ufficio della Curia di Milano rivolto ai fedeli separati e divorziati.




scola

L’idea di partenza del cardinale Angelo Scola, Arcivescovo di Milano, è quella di “accompagnare” le persone il cui matrimonio è andato in crisi. Questo nuovo organismo vuole offrire un aiuto pastorale e paterno a tutti coloro che si trovano in una condizione di unione familiare sostenendo, al contempo, la loro vocazione cristiana da vivere anche in un momento di difficoltà.

Sono quattro gli obiettivi del nuovo ufficio:





  1. Tentare un cammino di riconciliazione, inviando la coppia che è già separata o in procinto di divenirlo, ai Consultori familiari, presenti in ogni zona della Diocesi;
  2. Aiutare i fedeli a comprendere la propria collocazione all’interno della Chiesa e a vivere cristianamente la nuova condizione;
  3. Accompagnare verso un’eventuale introduzione alla domanda per lo scioglimento del vincolo;
  4. Introdurre la domanda per la verifica della nullità matrimoniale.

A guidare l’ufficio sarà don Diego Pirovano, 42 anni, giudice presso il Tribunale ecclesiastico lombardo, coadiuvato da don Luigi Verga, parroco a Bareggio, e da suor Chiara Bina, suora francescana di Madre Rubatto. Sono tre gli uffici ai quali si può accedere per appuntamento: in Arcivescovado, in piazza Fontana 2 (lunedì, mercoledì e venerdì); a Lecco, presso la basilica di San Nicolò, (martedì), a Varese, presso la basilica di San Vittore (giovedì). Mentre, il lunedì pomeriggio lo sportello milanese riceve anche senza appuntamento.

papa

Sicuramente per questo ampliamento di vedute dobbiamo ringraziare ancora una volta Papa Francesco I, sempre attento alla vita di chi, in un modo o nell’altro, viene discriminato. Lui che in passato ha aspramente criticato, perché allontanano il popolo di Dio dalla salvezza, alcuni sacerdoti di Buenos Aires che si sono rifiutati di battezzare i bambini nati da coppie non sposate o figli di madri nubili. E che in un  suo discorso affermò:

“I pastori della Chiesa sono chiamati a interrogarsi su come assistere i divorziati o separati, affinché non si sentano esclusi dalla misericordia di Dio, dall’amore fraterno di altri cristiani e dalla sollecitudine della Chiesa per la loro salvezza”.

Non sarà un cambiamento radicale, ma è sicuramente un passo avanti per la nostra Chiesa Cattolica, finora chiusa nei preconcetti e nella chiusura mentale imposta dal diritto canonico del 1917 e del 1983.

Ti Piace questo Articolo?

odd creative agenzia di comunicazione


Previous Article

Migranti e rifugiati: scene di umana follia.

Next Article

Le 10 tipe da spiaggia

Ti potrebbe interessare