14 giugno 2015, 10:28

Costolo: “Lascerò Twitter per il bene dell’azienda”.

Dick Costolo, numero uno di Twitter, lascerà a luglio la guida dell’azienda più social che c’è dopo il susseguirsi delle pressioni da parte del mercato di Wall Street. Imperdonabili sono stati gli errori che lo hanno portato a questa decisione: le strategie e la prospettiva di crescita della sua piattaforma non si adattano ai piani commerciali dell’azienda, anche se i conti vanno discretamente.

Molti esperti non si sono ritrovati sorpresi: l’annuncio, seppur imprevisto, è stato ampiamente pronosticato dai tecnici del settore. Il nome del successore non è stato ancora trovato, ma al comando, probabilmente, ci sarà Jack Dorsey ad interim, co fondatore di Twitter.

Tale nomina, sarà conferita da una commissione formata da tre board della società: Peter Currie, Peter Fenton e Evan Williams. Sul tavolo ci sono per ora tutte le soluzioni interne ed esterne alla società.

Costolo dichiara: “Ringrazio enormemente per la fiducia che il board, il team management e i dipendenti hanno riposto in me nel corso degli anni. Sosterrò sempre Twitter, anche da fuori”. Nella sua formazione, prima dell’arrivo ai 140 caratteri nel 2009, passa un breve periodo su Google, facendo poi sbarcare Twitter a Wall Street. Grazie ad un ingresso trionfale in Borsa, le cose non si sono messe bene nel tempo, nonostante l’ex CEO abbia tentato di raddrizzare la situazione, cercando di convincere gli investitori, forte di 300 milioni di utenti attivi.

La sua politica paga di un misero 18% di nuovi utenti annui, un quinto rispetto a Facebook. Dopo l’annuncio delle dimissioni, il titolo in Borsa volava oltre il 10%, con un rendiconto annuo che spazia dai 470 ai 485 milioni di dollari, con utili tra i 97 e i 102 milioni di dollari.

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About the author: Daniele Delicato

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Laureando in Scienze Politiche delle relazioni internazionali alla Federico II di Napoli, vive nella ridente e camaleontica cittadina di Torre Annunziata, in provincia di Napoli, alle pendici del Vesuvio. Rappresentante in Ateneo e capogruppo di "Sinistra ed indipendenti", si diverte a fare il polemico.