Finanziere suicida ad Avellino.

Ancora non si hanno notizie sulle motivazioni che avrebbero spinto un finanziere di 52 anni a togliersi la vita all’ingresso del pronto Soccorso dell’Ospedale Moscati di Avellino.

Avellino – Mercoledì 22 luglio. Carmine Savino, il militare, che era originario di Atripalda, e che faceva parte della compagnia della Guardia di Finanza di Baiano, ha guidato la sua auto all’ingresso del Pronto Soccorso della città ospedaliera di Avellino, nello spazio riservato all’ambulanza, e dopo qualche minuto ha preso la sua pistola d’ordinanza e si è sparato alla tempia, lasciando sotto choc le persone che transitavano nei dintorni. Inutile l’intervento dei medici del Moscati, l’uomo è morto all’istante, infatti il personale dell’ospedale non ha potuto far altro che constatare il decesso.

Da una prima analisi non risultano problemi o scheletri nella vita dell’uomo che potessero spingerlo a tale gesto, e i colleghi lo ricordano come una brava persona, che amava la propria famiglia ed era ben voluto dalla comunità. Sembra che proprio nella mattinata di mercoledì, dopo aver concluso l’apposito corso, avesse prestato giuramento da Brigadiere presso il Battaglione della Guardia di Finanza di Bari.

Nessuna spiegazione per questo gesto, accanto al corpo solo un foglio in cui chiedeva alla sua famiglia di donare i suoi organi, e nella sua agenda è stato trovato un biglietto di scuse per la sua famiglia.

Il corpo divelto sul sedile del passeggero e la pistola ancora impugnata, questo lo scenario per gli investigatori giunti sul posto, i quali hanno dovuto attendere l’arrivo dell’armiere per poter liberare la pistola dalla mano del finanziere, perché un altro colpo era pronto a partire.

Un dramma senza fine. Ancora un suicidio che segna un’altra giornata calda di luglio. Una scia lunghissima di morti legati al mal di vivere che non accenna ad arrestarsi. Quello di Carmine è il 18esimo suicidio dall’inizio dell’anno nella provincia di Avellino.