Social generation: persi tra porno e sesso online

Share:
Ti piace questo articolo?

I social e il web sono sempre più spesso usati dai ragazzi, ma serve conoscere i rischi e capire come prevenire problemi o abusi

Ritenete che i ragazzini siano puri e casti perché non gli avete mai trovato un dvd o un giornalino porno? Siete sulla strada sbagliata. Ormai questi “mezzi” fanno parte del passato. Oggi la rete offre “spettacoli” a luci rosse a costo zero e facilmente accessibili. La ricerca Save the Children dal titolo Sessualità e Internet: i comportamenti dei teenager italiani realizzata da Ipsos, ha messo in evidenza che la maggior parte degli adolesenti sperimenta la propria sessualità su Internet, inviando o ricevendo foto di nudo, ricevendo a volte anche inviti espliciti.

.

teenager-sesso-social

.

Il sesso che si pratica in rete è uno dei fenomeni attuali più allarmanti, perché i ragazzi passano dall’inesperienza più totale alla sessualità più spinta senza nessun passaggio intermedio, né tantomeno senza che ci sia un filtro da parte dei genitori.

.

Sexting

.

Il 34% degli intervistati, quindi 1 ragazzo su 3, dichiara di aver ricevuto messaggi con riferimenti al sesso, il 17% di essi ha rapporti intimi con qualcuno trovato su Internet. Fino al’anno scorso l’allarme era lo scambio di foto di nudo dei ragazzini in cambio di ricariche telefoniche, ma non si sapeva ancora che 13% dei ragazzi intervistati da questa ricerca ha dichiarato senza timore di usare internet per inviare foto o immagini di sè nudo. Il 54% dei ragazzini tra i 14 e i 15 anni, invia il suo primo messaggio hard. C’è da aggiungere un altro allarne, ossia che gli adolescenti fanno prima sesso orale e poi il primo rapporto completo dopo 6 mesi, una spia di una spregiudicatezza fuori dal comune.

.

everything-you-need-to-know-about-sexting-2-5226-1407878341-26_dblbig

.

Snapchat, App per il sexting si usa anche in Italia

In America questa App è stata associata al sexting a causa di numerosi casi di cronaca. Tuttavia anche in Italia viene usata per lo scambio di immagini osé tra adolescenti. E’ quanto emerge da un’indagine di Skuola.net. I maggiori utilizzatori: le ragazze.

.

Sexting-1

.

“I genitori italiani appaiono i meno consapevoli dell’esperienza di ‘sexting’ dei propri figli. E’ evidente che un’azione educativa va svolta anche – primariamente e parallelamente – nei loro confronti”, afferma Piero Stettini, professore di Psicologia generale e Psicologia clinica presso l’Università di Genova e componente del Consiglio direttivo della Fiss. “Il ‘sexting’ – prosegue – è una nuova forma di comunicazione e di interazione sessuale, che sia negli adolescenti che negli adulti può presentare aspetti positivi e negativi, di rischio e di opportunità”.

Secondo l’esperto il ‘sexting’ sui media “è vittima di una tendenza all’eccessiva semplificazione della sua realtà: si tende a demonizzarlo per quanto riguarda gli adolescenti (in particolare le adolescenti), senza metterne in evidenza la complessità e la multidimensionalità – precisa – Ad esempio molto poco si parla dei rischi che riguardano anche gli adulti (che ne fanno un uso molto frequente, specie i giovani adulti), e raramente si mettono in risalto le funzioni anche positive che il sexting può svolgere”.

.

sexting-1 (1)

.

Il ‘sexting’ può rappresentare una modalità, specie negli adolescenti, per esplorare e sperimentarsi nella sessualità “può costituire un ‘preludio’ – ricorda Stettini – un ‘sostituto’ dell’attività sessuale, può costituire una fase sperimentale per chi non è ancora sessualmente attivo. Può anche essere usato, specie nei ragazzi più grandi e negli adulti, per accrescere i sentimenti di intimità e vicinanza con il partner ed arricchire il ‘gioco’ della relazione di coppia. Queste funzioni positive non devono però farci dimenticare i rischi, anche rilevanti, che il ‘sexting’ può comportare”.

I pericoli – avverte – lo specialista sono proprio insiti in questa sessualizzazione precoce dell’infanzia “la precoce esposizione a contenuti sessuali-pornografici risulta dannosa allo sviluppo – prosegue l’esperto – e le inchieste condotte sui giovani che ricorrono – in modo attivo o passivo – al ‘sexting’ ci mostrano che più l’età si abbassa, più questi appaiono preoccupati e turbati”.

.

snapchat-italia

.

“Altro rischio è quello di una sessualizzazione dove le emozioni sessuali sono sempre più sganciate dalla fisicità, dalla presenza reale e corporea dell’altro, con una frammentazione che può favorire una oggettivazione sino alla mercificazione dei corpi, in particolare di quello femminile”, continua lo psicologo.

Secondo la Federazione italiana sessuologia scientifica (Fiss) “anche il cyberbullismo, fenomeno in forte crescita, è spesso associato al ‘sexting’: la diffusione incontrollata del materiale messo in rete, l’anonimità e l’indebolimento delle regole etiche nel web, l’assenza di limiti spazio-temporali rendono il bullismo elettronico molto più pesante e insidioso del bullismo ‘classico’. Sono sempre più numerosi – ricorda la Fiss – i minori perseguitati via web tramite l’uso di loro immagini sessuali e la loro sofferenza psicologica è particolarmente intensa, in casi eccezionali può portare i ragazzi anche verso gesti estremi”.

.

sexting-crime-640x360

.

In qualche caso, nonostante la denuncia e i provvedimenti della Polizia postale, non c’è la possibilità di eliminare definitivamente le immagini dalla rete. “Questo aspetto è molto condizionante per le persone che sviluppano di conseguenza stati di ansia e depressione”. E “questo rischio della perdita di controllo delle proprie immagini sessuali riguarda anche gli adulti, pur se di questo si tende a parlare davvero poco”, chiosano gli psicologi.

Un altro rischio favorito dal ‘sexting’ è quello del ‘grooming’, l’adescamento online: “Teniamo presente che l’offrire da parte dei giovani immagini particolarmente provocanti di sé sulla rete (magari sul profilo di un social network) può attirare adulti potenzialmente abusanti che dopo aver conquistato la fiducia delle vittime con tecniche di manipolazione psicologica, possono indurle a superare le resistenze e instaurare con loro una relazione intima o sessualizzata – avverte la Fiss – Un nuovo fenomeno che ha fatto la sua preoccupante comparsa negli ultimi anni è quello della cosiddetta ‘microprostituzione’, dove adolescenti (a volte anche bambini) maschi e femmine inviano loro immagini e video sessuali in cambio di piccoli regali, modeste somme di denaro o ricariche telefoniche. Un fenomeno ancora isolato ma in crescita che deve farci riflettere e intervenire con azioni appropriate”.

In conclusione cosa bisognerebbe fare per proteggere i giovani dai rischi del ‘sexting’? “Chiaramente questo fenomeno non va esaltato ma neppure demonizzato – evidenzia Piero Stettini – E’ fondamentale un’azione educativa di fondo che consenta ai giovani di sviluppare una consapevolezza dei rischi connessi a questi comportamenti (spesso i giovani ne sono inconsapevoli) e nello stesso tempo – conclude – rafforzare in loro le capacità personali e interpersonali necessarie per vivere sessualità e relazioni sentimentali in modo costruttivo, responsabile e auto-determinato”.


Ti piace questo articolo?

Previous Article

Test sulla Dipendenza sessuale

Next Article

Saluta Andonio: differenze tra trash e kitsc!

Ti potrebbe interessare