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Miopia allarme epidemia: colpa degli smartphone.

Recenti studi dimostrano che smartphone, tablet e laptop sono responsabili di disturbi del sonno e dell’aumento di miopia. “Tutti miopi tra 30 anni”, ed è già allarme “epidemia”.

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Quando c’erano ancora i televisori a tubo catodico veniva raccomandato spesso e volentieri di tenersi a debita distanza onde evitare problemi agli occhi e alla vista. Leggenda metropolitana con un fondo di verità, date le radiazioni emesse dallo scatolone televisivo di un tempo. Un testimone passato oggi nelle mani di smartphone e tablet, ritenuti colpevoli di provocare disturbi del sonno, insonnia e di far aumentare la percentuale di miopi nel mondo.

In che modo incide sul sonno?

La melatonina è un ormone prodotto dalla ghiandola pineale – una ghiandola posta alla base del cervello – e ha la funzione di regolare i ciclo sonno-sveglia. Un ormone importantissimo, insomma, ma che negli ultimi tempi deve vedersela con dei nemici temibilissimi e inaspettati: smartphone e tablet. Le luci artificiali a bassa intensità prodotte da questi dispositivi (così come da altri dispositivi elettronici) sono considerate dei veri e propri killer della melatonina e responsabili di diversi disturbi del sonno.
Le luci artificiali dei dispositivi mobili alternano il ritmo natirale dell’organismo, spingendoci a restare svegli più a lungo. “Sono molte le ragione per le quali le persone non dormono a sufficienza, dai lunghi turni di lavoro, agli orari di inizio al mattino presto della scuola o ai lunghi spostamenti, e all’assunzione di cibi e bevande ricchi di caffeina. Ma un fattore determinante, spesso sottovalutato, è proprio la luce elettrica. La luce – assicura il professor Czeisler del Boston Institude – colpisce i nostri ritmi circadiani più intensamente di qualsiasi droga”. La luce, infatti, inibisce il corretto funzionamento dei neuroni responsabili della produzione della melatonina, alterando quindi il ciclo sonno-sveglia.

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Secondo un altro studio, condotto da alcuni professori del Renselaer Polytechnic Institute di New York, l’utilizzo di smartphone e tablet in tarda serata sarebbe responsabile della riduzione della produzione di melatonina di ben il 22%.
Si viene a creare un circolo vizioso: più utilizziamo smartphone e tablet a tarda sera, più il nostro bisogno di sonno diminuisce. Cresce, di conseguenza, la nostra voglia di continuare a chattare, interagire sui social network, controllare la posta elettronica e navigare online. Causando così diversi disturbi nell’organismo, come l’obesità, il diabete, le malattie cardiovascolari, la depressione, e gli ictus per gli adulti, mentre sui bambini è spesso causa della loro diffusa incapacità di concentrazione.

Ma i problemi non finiscono qui, l’uso dei congegni elettronici si sta talmente insidiando nella nostra quotidianità che si calcola che tra 30 anni saremo tutti miopi. Sì, perché se già i giovani presentano oggi una predisposizione genetica alla miopia, l’esposizione agli schermi “killer” della vista di tablet, tvsmartphone e affini non aiuteranno certo a migliorare la situazione, anzi gli esperti lanciano già l’allarme per una vera e propria epidemia da miopia.

Colpa degli schermi, che attirano sempre di più le attenzioni dei giovani. Troppo a lungo i giovani avvicinano gli occhi a questi schermi  con un continuo sforzo di messa a fuoco, un prolungato accomodamento della vista a vedere da vicino. Alla fine l’occhio non si riesce più a tornare alla messa a fuoco necessaria per vedere da lontano. Tra le cause c’è anche il poco tempo passato all’aperto alla luce del sole. La soluzione? Uscire e giocare come ai vecchi tempi. Si riduce il rischio di miopia perché la dopamina – sostanza prodotta nella retina con la luce naturale, è importante per trasmettere le immagini al cervello e sembra in grado di evitare la crescita eccessiva dell’occhio che porta alla miopia.

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Appassionata di viaggi e molto molto curiosa, ricerca sempre l'insolito, bistrattando ogni forma di clichè e consuetudine. Fabiana è una giornalista, blogger, chimica e ricercatrice. Bugia, Fabiana non è niente di tutto ciò :D

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