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Terza giornata: scappano Juve e Roma, Inzaghi “perde la testa”, terzo l’Hellas

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È passato un anno da quando la sorprendente Roma di Garcia stupiva tutti, iniziando la stagione con un filotto di vittorie che le permisero di rimanere capolista fino alla 13^ di campionato, quando il ritmo forsennato della terza Juve di Conte, che chiuse alla fine a quota 103 punti, divenne insostenibile anche per la corazzata giallorossa. Eppure, dopo dodici mesi, la situazione è rimasta sostanzialmente invariata, con Juventus e Roma che cominciano già da ora a “staccare il gruppone” e ad entrare nel vivo della lotta scudetto, che ci accompagnerà, probabilmente, fino a maggio.

E dire che la squadra di Allegri sulla carta era quella più penalizzata da questo turno. Dopo le fatiche di Champions contro il Malmo, infatti, ai bianconeri toccava un’impresa non facile: vincere in casa del nuovo Milan di Inzaghi, fino a quel momento ancora a punteggio pieno. Il fatto è che, quando schieri in campo dei campioni, anche l’impresa più ardua diventa realizzabile: la Juventus ha sfoderato una prestazione da top club, costringendo i rossoneri sulla difensiva per quasi tutto il match e subendo soltanto qualche ripartenza, ben contenuta dal pacchetto difensivo bianconero. Assalto che ha dato i suoi frutti solo dopo oltre un’ora di gioco, da una combinazione da manuale tra Tevez e Pogba, che ha portato l’argentino a realizzare il suo quarto gol stagionale e regalare i 3 punti alla Signora.

Il Milan, quindi, è rimasto a quota 6, per la rabbia di Filippo Inzaghi, che a fine gara è rientrato negli spogliatoi sbraitando, a detta sua perché sperava perlomeno di pareggiare, probabilmente, invece, ce l’aveva con l’arbitro Rizzoli per un dubbio fallo da rigore su Menez, non concesso dall’internazionale di Bologna, autore di un arbitraggio molto mediocre. La risposta della Roma, però, è tutta nei primi 13 minuti del match contro il Cagliari di Zeman: il terribile uno due nel giro di 3’, sferrato da Destro e Florenzi, mette KO i sardi, che non riescono più a reagire e permettono, dunque, alla squadra di Garcia di rimanere in scia dei bianconeri e di confermare la fama di squadra schiacciasassi, dopo il roboante 5-1 rifilato al CSKA Mosca in Champions League. Da segnalare, la singolare esultanza di Alessandro Florenzi, dopo il gol del 2-0: il centrocampista della nazionale è andato dritto sugli spalti dell’Olimpico, tra lo stupore dei presenti, ed ha regalato un bacio a sua nonna, presente allo stadio, la quale non ha nascosto la sua emozione per un gesto così tenero ed affettuoso.

Dietro le due capoliste, spunta l’Hellas Verona di Mandorlini, che scavalca il Milan salendo a quota 7 punti, grazie alla vittoria, sofferta e forse immeritata, contro il Torino di Ventura, che sciupa troppe occasioni, compreso il calcio di rigore, che l’arbitro Banti concede ai granata e che il portiere dei gialloblù Rafael neutralizza, ipnotizzando El Kaddouri e confezionando, assieme all’autore del gol Ionita, la seconda vittoria di fila della squadra veneta. Secondo rigore sbagliato, invece, dal Torino, dopo l’errore dagli 11 metri di Larrondo contro l’Inter alla prima giornata, e attacco granata ancora a secco dopo 270 minuti giocati.

L’anticipo di sabato alle 18, seppur non vedesse una sfida di cartello, non è stato avaro di emozioni: Cesena ed Empoli hanno dato vita ad una gara emozionante, segnando due gol per parte, con i bianconeri in vantaggio di due lunghezze nella prima frazione, superati poi nella ripresa dai gol di Tavano su rigore e da Rugani su azione da palla inattiva.

La sfida di domenica ad ora di pranzo, però, non è stata certo da meno, grazie ad un incontenibile Antonio Cassano ed alla sorpresa di giornata, l’attaccante Massimo Coda, che hanno permesso al Parma di rimontare lo svantaggio iniziale contro il Chievo, siglato da Mariano Izco, portandosi sul 3-1. Il gol di Paloschi ad accorciare nuovamente le distanze, non è riuscito però a riequilibrare le sorti del match, conclusosi 3-2 per gli emiliani, che sbloccano finalmente la propria classifica, fino a quel momento troppo penalizzante con zero punti all’attivo.

Nel pomeriggio, poi, capitombolo della Lazio che, dopo una partita giocata molto bene contro il Genoa, subisce il gol di Pinilla e non riesce a sfatare il tabù contro i grifoni: in sette partite di campionato contro la squadra di Gasperini, la compagine capitolina non ha mai vinto. Sfida conclusasi a reti bianche, invece, quella tra Sassuolo e Sampdoria, mentre alle 18 la Fiorentina raccoglie i primi tre punti in questo campionato, battendo l’Atalanta per 1-0, grazie alla rete di Kurtic nella ripresa. Non ha avuto la stessa sorte, invece, il Napoli di Benitez, che, dopo la sconfitta contro il Chievo di domenica scorsa, perde di nuovo, stavolta contro l’Udinese, che sblocca la partita grazie ad una rete di Danilo, complice una deviazione sfortunata del difensore del Napoli, Koulibaly, che prolunga il pallone di testa, servendo proprio l’avversario brasiliano. Gli azzurri restano a quota 3, con una classifica che fa riflettere: è vero che siamo ancora all’inizio, ma gettare al vento 6 punti non è da Napoli.

In serata, passo falso dell’Inter a Palermo che, dopo essere andata sotto col gol di Vazquez, alla seconda segnatura in due partite, riesce a ristabilire l’equilibrio con la rete di Kovacic, senza però riuscire a fare sua la partita, anzi subendo spesso e volentieri gli attacchi dei rosanero con Dybala ed il subentrato Belotti. Le squadre torneranno immediatamente a lavoro ad inizio settimana, in previsione del turno infrasettimanale, che si aprirà già martedì alle 20:45, col Milan, voglioso di riscattarsi dopo la debacle contro la Juventus, che andrà ad Empoli, campo ostico, sul quale anche l’inarrestabile Roma ha sofferto, vincendo solo grazie ad una sfortunata autorete del portiere dei toscani, Sepe. Mercoledì, invece, le due capoliste continueranno la lotta a distanza, coi bianconeri impegnati in casa contro il Cesena ed i giallorossi che andranno a Parma e cercheranno di conquistare i tre punti contro la squadra di Cassano, quattro stagioni ed una supercoppa italiana con la maglia della Roma. Napoli – Palermo, Inter – Atalanta e Fiorentina – Sassuolo, le altre sfide da seguire, mentre nel Thursday night, la Lazio se la vedrà con l’Udinese di Stramaccioni, in piena fase di slancio, dopo la vittoria casalinga contro la squadra di Benitez.

A cura di Fabio Cuoco

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