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Senza Pelù sulla lingua

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«Renzi è il boyscout di Licio Gelli». Questa è l’accusa, senza mezzi termini, che il rocker Piero Pelù ha rivolto al Presidente del Consiglio durante il concerto del Primo maggio a Roma. Parole forti, da cui inevitabilmente scaturisce una polemica, e partono delle domande: perché Pelù canta ancora? perché piace,  non c’è dubbio, a tutti piace il Pelù.

Ma chi è Licio Gelli? Gelli è stato il venerabile Maestro della P2. Cos’è la P2? Una console dei primi anni 2000? Se sì, si può modificare?

No, è una loggia massonica: un’associazione segreta con intenti socio-politici spesso rivoluzionari. La massoneria ha origini lontane nel tempo ed è praticamente impossibile assegnarle data e luogo di nascita, quindi meglio non dilungarsi a riguardo.

La P2 nasce nel 1887, inizialmente col nome nome di Propaganda Massonica; in seguito alle interferenze fasciste nel 1925 è costretta a sciogliersi, per poi tornare nel secondo dopoguerra cambiando il suo nome in Propaganda 2.

Durante il Novecento italiano ricoprirà un ruolo chiave, rendendosi responsabile dei crimini più efferati, e agendo spesso nell’ombra  in vari ambiti istituzionali. Lo scioglimento della P2 viene decretato da una legge apposita varata nel 1982 in seguito ad un’inchiesta che  la classificò come «organizzazione eversiva e criminale». Purtroppo però non siamo a Blu Notte, ed io non sono Carlo Lucarelli,  avvolto da una luce soffusa e con un  sottofondo musicale che renderebbe avvincente persino la lista della spesa.

Tornando alle gravi accuse rivolte al Premier dall’ex frontman dei Litfiba, senza dubbio hanno scosso e destato clamore, mentre per molti invece sono solo un gesto estremo di chi, superati gli «anta» e con una carriera sul viale del tramonto, cerca di tornare sulle prime pagine.

Una cosa però bisogna ammetterla: se una frase, per quanto provocatoria, può spingere l’italiano medio a spulciare tra le storie del nostro paese, non sarà mai del tutto inutile.

Mettiamo da parte Pelù, Renzi, e i poveri scouts che non hanno fatto nulla di male per essere accostati al Presidente e chiediamoci perché, nella classifica mondiale che misura la libertà di informazione, siamo al quarantanovesimo posto.

Abbiamo davvero bisogno di conoscere la vita di Genny ‘a carogna? Ci interessano  programmi di approfondimento come Pomeriggio 5 e telegiornali che parlano della dieta seguita da Dudù? Negli ultimi cinque anni abbiamo espresso pienamente il nostro diritto al voto solo per Amici e X-Factor,  ma nonostante tutto We are Happy.

In tempi come questi sarebbe meglio armarsi di cultura , utilizzando al meglio gli infiniti mezzi di comunicazione che sono alla nostra portata.  La storia ci dice che siamo «un popolo dalla memoria corta», ma, quando si guarda al futuro senza ripensare al passato, c’è il rischio di precipitare nel medesimo fosso per la seconda volta.

Parafrasando il detto «la penna è più potente della spada»,  potremmo dire che la tastiera è più potente della cattiva informazione, e di qualsiasi forma di repressione mediatica e culturale di cui siamo in parte vittime, e in parte responsabili.

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Has 5 Articles

Nato a Torre Annunziata da madre donna e da padre uomo. Ho imparato a leggere a 25 anni, e da allora non ho più smesso. Sono appassionato di musica e di cinema, ma il mio amore segreto è il pane condito, quello semplice: con un filo d'olio e un pizzico di sale. A scuola sono sempre stato svogliato, prenderei il massimo dei voti solo se mi facessi prete.

4 COMMENTS
  1. Fabrizio di Palma

    Molto interessanti le considerazioni finali!

    1. Antonio Masia

      grazie Fabrì

  2. Elena De Simone

    Evviva Pomeriggio 5!
    ……..Scherzo!!! :P

    1. Antonio Masia

      Evviva Maria!(De Filippi) :)

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