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Apple condannata. Ora è il turno di Samsung, HTC, Amazon e Google.

tribunale

Il verdetto, giunto dopo una deliberazione di otto ore, ha dichiarato colpevole l’Apple non so-lo di essersi impossessata impropriamente dei brevetti di SmarthFlash LCC ma di averlo fatto volontariamente. I brevetti in questione erano stati utilizzati dall’azienda di Cupertino all’interno di iTunes. Un tribunale del Texas ha così sanzionato la nota azienda della Contea di Santa Clara con una maxi multa di 532,9 milioni di dollari. L’Apple, che ha già annuncia-to ricorso, aveva chiesto un patteggiamento di 4,2 milioni di dollari in opposizione agli 852 mi-lioni di danni dichiarati dalla SmarthFlash LCC. “SmartFlash è molto felice del verdetto della giuria, che riconosce un lungo periodo di violazione intenzionale di Apple” questo quanto di-chiarato da Brad Caldwell, un avvocato di SmartFlash, tramite e-mail. La citazione in giudizio è avvenuta nel maggio del 2013, con l’accusa che il software iTunes avesse violato dei brevetti riguardanti la memorizzazione dei dati. La SmarthFlash LCC, fondata in Texas nei primi anni del 2000 dall’inventore Patrick Racz, non si è limitata ad accusare l’Apple ma ha citato anche le seguenti industrie: Samsung Electronics Co Ltd, HTC Corp, Amazon e Google Inc. Quest’ultima sta tentando di far spostare il caso dal Texas a una corte della California.

 

A cura di Giuseppe Alessandro Esposito

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