Formula1: al giro di boa, ecco un resoconto della stagione.

Il Camponato di Formula1 è ormai giunto al giro di boa. Sono 3 le settimane che dividono il nono dal decimo Gran Premio della stagione, la pausa più lunga possibile, senza contare le vacanze per i team che arriveranno subito dopo il Gran Premio del 26, che si correrà in Ungheria, sul tracciato dell’Hungaroring. Nove quindi le gare disputate fino ad ora e nessuna sorpresa rispetto all’anno scorso, perlomeno per quel che riguarda le due prime posizioni del mondiale. Il dominio Mercedes continua, ma una Ferrari rinata, dopo la rivoluzione del 2014, ha portato almeno una vettura sul podio per 7 gare su 9 disputate, conquistando anche con Vettel una vittoria in Malaysia.

Hamilton e Rosberg si stanno dividendo la scena e stanno lottando, tra loro, per il Campionato del Mondo, un po’ come accadeva alla fine degli anni ’80 tra Senna e Prost. A differenza dell’anno scorso Hamilton è davanti in classifica, con 5 vittorie 3 secondi posti ed un solo terzo posto. Mentre Rosberg ha conquistato 3 vittorie 4 secondi posti e 2 terzi posti. I due piloti Mercedes quindi sono sempre saliti sul podio, rimarcando la bontà della Formula1 progettata della casa di Stoccarda.

Dopo le stagioni deludenti, con Alonso alla guida, la rivoluzione della Ferrari ha portato il team di Maranello di nuovo alla vittoria. La sorpresa del team italiano per molti è Sebastian Vettel che andando in Ferrari si è messo in gioco. Se da un lato in Ferrari le prestazioni del tedesco fanno gongolare i tifosi ed il team – Vettel ha collezionato sei dei sette podi della scuderia compresa una vittoria – le prestazioni di Kimi Raikkonen stanno deludendo i tifosi. Kimi ha disatteso le aspettative create dal suo compagno di squadra, essendo il finlandese molto più esperto e, stando a quanto dimostrato in passato, altrettanto veloce, non è riuscito ad andare oltre un singolo podio in Bahrein. Comunque è netta la crescita della scuderia del “Cavallino Rampante” dopo il torpore degli ultimi anni.

Si conferma la Williams, motorizzata Mercedes, come la terza forza del Campionato Mondiale di Formula1, con Vallteri Bottas e Felipe Massa che stanno continuando ad impressionare per la competitività ritrovata del team anglosassone. Qualche maligno tifoso crede che la competitività ritrovata della Williams sia dovuta ad un accordo tra Frank Williams – storico proprietario del Team – e Toto Wolff – Team Manager Mercedes – marito di Susie Stoddart, terzo pilota della Williams. Comunque sia è sempre bello vedere il ritorno di una Williams competitiva.

Quest’anno, a differenza dell’anno scorso, la Red Bull è davvero poco competitiva. Purtroppo il team austriaco sta subendo a care spese la crisi della Renault che non riesce a costruire un motore all’altezza di Mercedes e Ferrari. Si vocifera addirittura di un ritorno in Formula1 per il colosso francese che acquisterebbe le strutture che in precedenza aveva venduto alla Lotus. Ricciardo e Kvyat sono poco giudicabili nelle loro prestazioni quest’anno proprio a causa dei problemi che affliggono la Renault. Infine  venuto a mancare anche l’apporto del genio assoluto Adrian Newey che, seppure ha disegnato la vettura, ha dichiarato che non ne avrebbe proseguito lo sviluppo perché voleva dedicarsi alla progettazione di imbarcazioni da gara.
Discorso a parte va fatto per i terribili “ragazzini” della Toro Rosso team satellite della Red  Bull. Sainz e Verstappen, a parte qualche piccolo errore legato all’inesperienza – l’incedente di Verstappen con Grosjean a Monaco è un esempio – si stanno dimostrando eccellenti piloti. I due sono molto veloci, e spesso almeno uno dei due è riuscito a classificarsi davanti ad una delle vetture del team “maggiore”. Malgrado anche la scuderia satellite utilizzi il motore Renault.

Infine la McLaren, che rappresenta la peggiore delusione della stagione. La suggestiva scommessa Honda, con cui il team aveva vinto tutto, a cavallo degli anni ’80 e ’90, non si sta dimostrando all’altezza delle enormi aspettative che si erano create nel 2013 all’anunncio del ritorno di Honda esclusivamente per il team britannico, con sede a Woking. Alonso e Button hanno avuto difficoltà persino ad arrivare in zona punti a causa della scarsa affidabilità del motore giapponese. In più il brutto incidente nei test di Alonso ha ancora di più focalizzato l’attenzione dei media sul team.

Le altre scuderie Manor Marussia, Lotus, Force India e Sauber sono rimaste più o meno allo stesso livello rispetto allo scorso anno. Con la sola eccezione di Nico Hulkenberg che all’esterno del mondo Formula1 sta dimostrando tutto il suo grande talento. Il pilota della Force India infatti ha quest’anno conquistato con il team Porche la vittoria assoluta della 24h di Le Mans, presentandosi alla conferenza stampa del Gran Premio d’Austria con il trofeo.

Appuntamento quindi al 26 luglio con il Gran Premio che segnerà il superamento della metà del campionato di Formula1 e l’inizio delle vacanze per i piloti, che torneranno in gara il 23 agosto.