PlasticRoad: l’alternativa green all’asfalto.

In Olanda, più precisamente a Rotterdam, venerdi scorso l’amministrazione comunale ha comunicato di aver considerato la possibilità di cominciare ad utilizzare una pavimentazione stradale composta da rifiuti plastici come alternativa green all’ asfalto.

Il progetto prende il nome di PlasticRoad, e prevede l’uso di blocchi prefabbricati realizzati interamente con plastica riciclata dalle bottiglie e altri rifiuti in PET al posto del manto stradale tradizionale; a proporlo, è stata la società olandese VolkerWessels, secondo la quale le strade realizzate con la plastica riciclata potrebbero ridurre notevolmente l’inquinamento legato all’asfalto, responsabile dell’emissione di milioni di tonnellate di CO2 (ogni anno) a livello globale.

Sembra strano pensare alla plastica come l’alternativa green a qualcosa, eppure è così.

Oltre ad essere meno inquinante rispetto all’asfalto tradizionale, PlasticRoad è anche più resistente agli attacchi chimici e quindi duratura: può infatti arrivare a sopportare temperature estreme che vanno dai -40°C agli 80°C, richiedendo di conseguenza meno manutenzione.

Secondo i progettisti della VolkerWessels, grazie alla maggiore resistenza all’abrasione e alle intemperie, la durata media della vita delle strade realizzate con la plastica riciclata potrebbe essere addirittura triplicata.

Non solo vantaggi in termini ambientali, ma anche economici.

Inoltre, grazie alla sua struttura cava, PlasticRoad facilita l’installazione di cavi e tubi, che possono facilmente essere posizionati  al suo interno. Infine, i tempi di posa delle strade realizzate con la plastica sono più veloci rispetto a quella dell’asfalto: i blocchi prefabbricati possono essere infatti posizionati nel giro di poche settimane, riducendo così i disagi degli automobilisti legati al traffico per i lavori in corso.

“Al momento si tratta ancora di un’idea sulla carta”, spiega Rolf Mars, direttore della divisione stradale di VolkerWessels, “la fase successiva è quella di costruirne un prototipo da testare in laboratorio”.

Il progetto attualmente è al vaglio del consiglio comunale della città; se realizzato, sarebbe il primo al mondo di questo tipo.