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L’Irlanda dice sì ai matrimoni gay.

Dublino L’Irlanda dice sì ai matrimoni gay. Ad annunciarlo è Aodhan O Riordain, ministro per le Pari Opportunità, con un tweet: “E’ sì. Una Valanga  a Dublino, sono fiero di essere irlandese”.

 

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L’Irlanda è stato il primo paese al mondo a chiedere ai cittadini di decidere tramite un referendum se le coppie omosessuali abbiano diritto a sposarsi.

“I sì sono quasi il doppio dei no” affermano i leader della campagna per il no , continua uno di loro, David Quinn (esponente della lobby cattolica Iola Institute) “ovviamente c’è una certa delusione, ma la prendiamo con filosofia”.

Commenta invece il premier Irlandese Enda Kenny :”Con questo referendum il popolo irlandese sta mandando un messaggio pioneristico”.

La Costituzione Irlandese risale a 78 anni fa e può essere modificata solo attraverso un referendum popolare. In questo caso i cittadini hanno votato sul respingere o meno una nuova clausola: “Il matrimonio può essere contratto, in accordo con la legge, da due persone senza distinzione di sesso”.

Con l’Irlanda, i Paesi in cui i matrimoni omosessuali sono legali giungono a quota 21, fra questi l’Olanda, che ha votato nel 2001, Il Belgio due anni dopo e il Regno Unito lo scorso anno.

Ma per un Paese come l’Irlanda, il referendum è un passo particolarmente significativo, dato che ha depenalizzato l’omosessualità solo nel 1993. Riguardo adozioni e maternità surrogate, invece, nulla è cambiato: l’adozione resta possibile per le coppie gay se uno dei due partner è legalmente genitore, mentre la maternità surrogata non è regolata, ma il governo sta lavorando in tal proposito.

 

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Simona Pisano

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