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AAA: marito per mio figlio gay cercasi.

Lo sapevate che in India essere omosessuali è un reato punibile con dieci anni di detenzione?

Lo ha (ri)stabilito una sentenza della Corte Suprema del 2013: avere rapporti con persone dello stesso sesso è contro natura.

Si tratta della “sezione 377”, risalente al periodo coloniale di più di un secolo e mezzo fa, a cui è stata ristabilita la legalità nel 2013 dopo essere stata dichiarata “discriminatoria” dall’Alta Corte di Delhi nel 2009.

Anche nella cattolicissima Irlanda fino al 1993 essere omosessuali era considerato reato, eppure oggi si compie un passo importantissimo: si aprono le urne per uno storico referendum sull’approvazione delle nozze gay.

Eppure c’è una donna indiana, una madre, che con grandissimo coraggio ha sfidato questa “giustizia” in nome dell’amore per il proprio figlio, “illegalmente omosessuale”.

Lei è Padma Iyer, 58 anni ed un sogno prima di morire: vedere suo figlio Harrish, 35 anni, sposato.

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Harrysh è un attivista indiano del movimento LGBT di Mumbay, molto famoso per la sua battaglia a favore dei diritti per gli omosessuali, tanto da comparire nella classifica del “The Guardian” tra i 100 omosessuali più influenti del 2013.

La donna  è riuscita a pubblicare un annuncio sul giornale indiano Mid-day, dopo aver ricevuto rifiuti dai più importanti quotidiani indiani, quali il The Times of India e The Hindustan Times.

Il Mid-day ha accettato volentieri di pubblicarlo. Si tratta, infatti, di un giornale che è da sempre contrario ad ogni forma di discriminazione, in cui viene costantemente sostenuta la parità di diritti tra le persone in una società, quale quella indiana, dove esiste ancora la divisione in caste.

L’annuncio  ha provocato scalpore: è il primo in assoluto nella storia indiana in cui si cerca un marito gay, che sia vegetariano, amante degli animali e con una buona posizione lavorativa.

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Quella degli annunci matrimoniali è un’usanza che esiste e persiste da tempo in India: i genitori pubblicano sui quotidiani le caratteristiche che devono possedere gli eventuali pretendenti dei loro figli ed in particolare viene richiesta l’appartenenza ad una determinata casta.

Anche in questo si differenzia l’annuncio della signora Padma: per gli aspiranti corteggiatori non è pretesa l’appartenenza ad una casta.

Molti sono gli omosessuali vegetariani che hanno risposto all’annuncio, oltre i tantissimi messaggi di congratulazioni per il coraggio di questa donna.

Adesso per Padma ed Harrysh Iyer ci sarà molto lavoro da fare: scegliere, tra i tanti, il marito perfetto. In bocca al lupo!

Anna Cecere

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Laureata in scienze politiche ed esterofila, prende sempre tutto troppo sul serio.

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